È come se da un momento all’altro
già sulla strada
mi dovessi svegliare dicendo:
«Perdio! mi sono dimenticato la vita a casa».
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Libri » Planetaria

Autore: AA.VV.
Poesia (Traduzioni)
Traduttore: D. Keplinger, R. Maggiani, E. Martinez, J. Underwood
Lingua: italiano
Formato: copertina flessibile
Dimensioni: 00x00 mm
pp. 140
Anno di edizione: 2020
Taut Editori

ISBN: 9788894510010

13,00 €

27 poeti del mondo nati dopo il 1985

È un’antologia di poesia internazionale dedicata ai giovani poeti, uscita per Taut Editori, la nuova casa editrice indipendente diretta da Alberto Pellegatta, che è anche curatore del regesto, e Massimo Dagnino. Si tratta di Planetaria - 27 poeti del mondo nati dopo il 1985. Gli apparati critici degli autori stranieri sono a cura di David Keplinger, Roberto Maggiani, Erika Martinez e Jack Underwood.

All’interno: poesie del poeta portoghese Tomas Sottomayor a cura di Roberto Maggiani; qui di seguito si propone un breve estratto del capitolo dedicato all’autore portoghese:

Tomás Maria Sottomayor da Silva Alves Pimenta è nato nel 1994 a Porto, in Portogallo. All’età di quattro anni è stato iscritto alla Oporto British School, collegio che ha frequentato fino al settimo anno. Ha poi continuato gli studi presso la scuola secondaria Clara de Resende, per terminarli al collegio Cebes. Attualmente completa una laurea in Lingue Moderne e Studi Anglo-Americani presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Coimbra. Sue poesie sono state pubblicate sulla rivista portoghese «Caliban» e sulla rivista italiana «LaRecherche.it».
La poesia di Tomás Sottomayor oscilla tra il ricordo e il presente, due realtà che si sovrappongono o, addirittura, s’intrecciano suscitando forti slanci emotivi all’interno dei versi. Talvolta, nelle sue escursioni, il poeta arriva a intingere la penna nell’inchiostro del surrealismo, laddove si fa più dirompente l’astrazione del pensiero con simboli e metafore. Nelle poesie c’è tutta la forza della giovinezza e un vigoroso desiderio di dare forma al mistero dell’esistenza. Sale al lettore l’umana convinzione che da qualche parte ci sia la porta d’ingresso alla felicità, intesa come armonizzazione della nostalgia e dell’esperienza del presente; non manca di certo il pathos giovanile che, per quanto ben calibrato, non è privo di slanci nelle vaghe atmosfere della sensualità. La dimensione del dolore pone sempre degli interrogativi e scaturisce dalla lacerazione dello spirito o del corpo, entrambi soggetti alla caducità del reale. Una delle migliori caratteristiche della poesia di Sottomayor, è la sua capacità di mettere in evidenza i tratti folli della dimensione sociale umana e un non calcolato autolesionismo che il poeta scorge in alcuni aspirazioni umane.

Roberto Maggiani

*

INTROVERSÃO


Vejo o teu desenho da miúda
sentada no autocarro
com a mochila às costas.

Gosto do cabelo
E de como a inclinação
da cabeça parece
comunicar como
se sente

Tímida

E tu também
A transfigurar o desejo
com o lápis
A abrir uma incisão
no tempo.

*

INTROVERSIONE


Vedo il tuo disegno della ragazza
seduta sull’autobus
con lo zaino sulle spalle.

Mi piace la capigliatura
E come l’inclinazione
della testa pare
comunicare come
si sente

Timida

E tu pure
A trasfigurare il desiderio
con la matita
Ad aprire un’incisione
nel tempo.

*

HOMEN QUÂNTICO


Se tu segues
a tua estrela
Não podes falhar
ao porto seguro…


O bombo esbate
os membros
sobre o mundo
Mostra-se a imensidão
no olhar aberto
e fremem as coxas
mornas da primavera.

Nos ovários da tua avó
ouvem-se os periquitos
que cantavam à frente
dos lençóis a secar.

O sol, o sol como a gema
dum ovo numa tarde
longínqua
A luz da infância e o
cheiro a café nos
balcões que eram
promontórios de
promessa.

Ouço-a a ler
estes versos.

*

UOMO QUANTICO


Se tu segui
la tua stella
Non puoi mancare
il porto sicuro…


La grancassa sfuma
le membra
sul mondo
Si mostra l’immensità
nello sguardo aperto
e fremono le cosce
tiepide della primavera.

Nelle ovaie di tua nonna
si odono i pappagallini
che cantavano davanti
alle lenzuola ad asciugare.

Il sole, il sole come il tuorlo
di un uovo in una sera
lontana
La luce dell’infanzia e il
profumo di caffè sui
balconi che erano
promontori di
promessa.

La ascolto leggere
questi versi.

***

Un breve brano tratto dall’introduzione:

La nascita di una nuova collana di poesia è una notizia che merita attenzione e, se a inaugurarla è un volume collettivo dedicato ai nuovi autori, è anche una festa, un segnale di apertura alle nuove generazioni. Nonostante la gigantesca produzione libraria, ottimi autori (non solo italiani) rimangono esclusi dai circuiti editoriali. Le dimensioni di alcuni colossi impediscono le innovazioni e la durata dei progetti, la loro coerenza. E con i piccoli editori la fatica è spesso vana per diffusione limitata. Questo non deve scoraggiare. È utile puntare verso la qualità delle proposte, senza limitarsi al solo territorio italiano.

La composizione internazionale del progetto sarà il primo aspetto che colpirà il lettore scorrendo il libro, Planetaria - 27 poeti del mondo nati dopo il 1985. Presentiamo una ricerca sui nuovi autori anche stranieri - proposti con il testo a fronte - nati negli ultimi due decenni del secolo scorso e introdotti da una scheda biocritica a cura di poeti già consolidati, dei quali è da sottolineare la produzione critica e l’attività accademica, come accade per David Keplinger, Jack Underwood e Erika Martinez. La cura del progetto grafico, studiato da Mariangela Zabatino, conclude la novità che questa antologia pretende avviare. La convergenza di tali fattori rende più strutturato il lavoro raccolto. Il volume, infatti, non si limita a raggruppare una manciata di nomi ma si pone come proposito di offrire un taglio particolare rispetto alla situazione della poesia e al suo continuo e sotterraneo movimento. Una poesia il più possibile immune all’effetto amalgama, assai diffuso, che quasi delinea una sorta di poeta-massa. Velocità della visione, l’antologia di Fondazione Mondadori, nel 2017 ha avuto il merito di provare a cambiare le logiche generazionali passando da un principio biografico (la classe di appartenenza) a uno bibliografico (l’anno di pubblicazione dell’opera prima); nel tentativo, cioè, di espellere la dimensione indagativa da censimento a favore di un’operazione "fenomenologica": il tempo imprime sugli autori un’influenza specifica che poi avrà i suoi risvolti nella modulazione - i libri presi in esame sono tutti a ridosso, ma quasi mai coincidenti con il 2001. La data di nascita qualificherebbe invece esperienze che hanno il loro unico orizzonte nell’individuale, se non nel biografico. Planetaria non può che riprendere il sentiero aperto dal volume mondadoriano anche se, per semplici e inderogabili questioni oggettive (assenza di un evento dirimente, la nutrita quantità di esordienti ancora sprovvisti di opere prime ecc.), si trova costretta a ripristinare come strumento formale la classe di appartenenza senza però promuoverla a categoria critica. [...]


I poeti antologizzati sono:

Cristian Alcaraz (Malaga, Spagna 1990); Dina Basso (Scordia Sicilia 1988); Alessandro Biddau (Genova 1995); Simone Burratti (Narni, Terni 1990); Riccardo Canaletti (Macerata 1998); Lorenzo Cianchi (Certaldo, Firenze 1985); Davide Cortese (Genova 1994); Augusto Ficele (Terlizzi, Bari 1992); Ella Frears (Truro, UK 1991); Gabriele Galloni (Roma 1995); Mario Gennatiempo (Cinquefrondi, Reggio Calabria 2001); Federica Gullotta (Faenza 1991); Michele Lazazzera (Pisticci, Matera 1995); David Leo (Malaga, Spagna 1988); Aleksandr Malinin (Joškar-Ola, Russia 1991); Diego Marcon (Busto Arsizio 1985); Gerardo Masuccio (Battipaglia, Salerno 1991); Antonio Merola (Roma 1994); Manuel Micaletto (Sanremo 1990); Luca Minola (Bergamo 1985); Iacopo Pesenti (Milano 1990); Adalber Salas Hernández (Caracas, Venezuela 1987); Monica Sok (Lancaster, Pennsylvania USA 1990); Tomás Sottomayor (Porto, Portogallo 1994); Sara Torres (Gijon, Spagna 1991); Francesco Maria Tipaldi (Nocera Inferiore 1986); Riccardo Zippo (Gagliano del Capo, Lecce 1992)


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